L’idea che la 33esima edizione della Mille Miglia sarebbe stata diversa dal solito si respirava nell’aria già da tempo. Sia perché la lunga carovana della Freccia Rossa non ha fatto tappa a Ferrara ma era ‘solo’ di passaggio, sia per l’orario insolito dello storico evento anticipato al pomeriggio di giovedì, sia perché dopo 16 anni è stata la prima edizione senza il suo ‘papà’, scomparso prematuramente poco più di tre mesi fa.

Il ricordo di Cesare Borsetti è ancora vivo non solo nella famiglia, che grazie alla regia organizzativa dello Studio Borsetti Eventi ha continuato con entusiasmo l’eredità trasmessa dal padre, ma in tutta la città che ha partecipato in massa alla sfilata di auto storiche dedicata proprio a Cesare.

Un pubblico senza età si è stretto nel ricordo di Borsetti e ha manifestato il proprio affetto con un lungo applauso che potesse arrivare fino al cielo. Sicuramente in alto sono arrivati i rombi dei motori che dalle 17.45 fino alle 21.30 hanno tuonato per le vie del centro storico. Dopo il controllo orario installato in corso Ercole I d’Este, passerella clou dell’evento è stato il listone.

Adulti, bambini, appassionati e semplici curiosi hanno seguito con interesse sia il “Tribute to Mille Miglia” che la “Mille Miglia 2015”, un’occasione unica per vedere da vicino delle vere e proprie opere d’arte in movimento. Con la consapevolezza che anche quest’anno la città ha risposto bene: tutti i guidatori intervistati si sono complimentati per l’ospitalità straordinaria di Ferrara.

Ad essere straordinari sono anche i numeri di questa edizione, considerata da record. Al “museo viaggiante più bello del mondo”, come lo definiva Enzo Ferrari, partecipano 430 macchine d’epoca selezionate fra 2.500 richieste, che attraversano 227 Comuni per rappresentare 44 Paesi spalmati nei 5 continenti. Le eleganti vetture appartengono a 60 diversi brand automobilistici: la parte del leone tocca a Mercedes-Benz e Alfa Romeo con 38 automobili, seguono Jaguar con 36, Fiat con 34, Lancia con 30 e Porsche con 22 auto. Il 70% degli equipaggi è straniero ma non manca una rappresentativa ferrarese.

In lizza ci sono tre equipaggi estensi, appartenenti all’Officina Ferrarese: alla guida della gialla Bugatti T35 A del 1925, marchiata con il numero 15, c’è Giulio Felloni affiancato dal figlio Riccardo; con il 140 su una Mg Tb del 1938 figura la coppia Sergio Sisti e Anna Gualandi (ovvero l’unico ferrarese vincitore della Mille Miglia nel 2000 accompagnato da sua moglie come copilota); infine Gianfranco Mazzola navigato dal pilota di rally Alex De Angelis con il numero 149 a bordo di una Hrg Aerodynamic W77 del 1946.

Una parata di stelle dell’automobilismo storico non solo per quanto riguarda le auto d’epoca, ma anche per chi quelle auto le guida. Al volante non sono mancati dei ‘vip’ come il giudice di MasterChef Joe Bastianich, l’attrice Kasia Smutniak, il top model David Gandy, gli ex piloti Jochen Mass, Derek Bell, Ralf Schumacher e il calciatore olandese Ronald De Boer. Nonostante la parata di personaggi famosi, l’attenzione principale era comunque rivolta alle lussuose automobili che hanno fatto la storia della motorizzazione italiana e internazionale e che, dopo aver circumnavigato il listone, si sono dirette a Rimini per la prima tappa della gara di regolarità che si concluderà domenica a Brescia.

“Ferrara è considerata la seconda città della Mille Miglia dopo Brescia – ricorda Nicola Borsetti che con la sua agenzia di comunicazione ha curato ancora una volta questo grande evento insieme al supporto logistico della Scuderia San Giorgio di Ferrara – e per questo faremo il possibile per ricandidare al più presto la città estense come tappa. In questo clima di tsunami organizzativo entrano in gioco una serie di variabili, dalla posizione geografica all’aspetto economico, ma a livello di tradizione non siamo secondi a nessuno”.

“Oltre al business contano infatti due cose, l’entusiasmo e la passione, un valore aggiunto che mio padre ha trasmesso a me e a tutta la città. Sono molto contento dell’affluenza di pubblico – commenta a caldo Nicola Borsetti – che ha regalato una testimonianza di amicizia, calore e affetto nei confronti di mio padre. Lo stiamo ricordando con un sorriso perché stiamo proseguendo quello che lui avrebbe voluto, gli sarebbe piaciuto vedere che il legame tra Ferrara e la Mille Miglia è indissolubile nonostante tutto”.

Club Officina Ferrarese del Motorismo Storico

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