Brulichio di folla, luccichio di cromature
Tanta gente in Piazza del Guercino a Cento il 2 ottobre scorso per l’ormai tradizionale “In cento a Cento”: molti (forse anche qualche portoghese) affollavano i tavoli dove era imbandita la succulenta colazione di benvenuto che la squadra di Franco Trocchi (un plauso particolare, per questo, a Giuseppe Condò ed alla sua bravissima consorte) aveva allestito. Ma gli occhi dei presenti erano attirati, più che dalla crostata, peraltro buonissima, dai colori e dalle cromature delle vetture esposte, che affollavano la piazza e la via adiacente: una sorta di museo che narrava la storia dell’auto a partire dagli anni ’20 del secolo scorso.
Un altro museo, ben diverso, una vera chicca, ci aspettava a San Giovanni in Persiceto, dopo un trasferimento “slow drive” nella pianura bolognese. Un grande appassionato, Franco Risi, che si è rivelato anche uno squisito ospite, ha raccolto negli anni le prime macchine che hanno affrancato dal lavoro, dei campi e non, uomini ed animali. E’ difficile spiegare con le parole lo spettacolo che si è presentato agli occhi dei partecipanti: autentiche opere d’arte d’acciaio. Il museo del vapore, così si chiama, custodisce un’ampia collezione di macchine, non solo agricole, di cui diverse con funzionamento appunto a vapore. Si tratta di mezzi completamente restaurati dalla passione del proprietario, che dal 1980 ha iniziato ad organizzare e strutturare questa attività di collezionista , con la realizzazione di un’officina per il restauro e la manutenzione dei mezzi, accanto ai capannoni in cui sono custoditi in bella mostra. Impossibile descriverli tutte, ma dobbiamo citare almeno due locomotive da aratro, del peso di circa 20 tonnellate ciascuna, costruite nel 1917 dalla ditta John Fowler & C. per l’aratura funicolare a vapore. Ormai da alcuni anni vengono mostrate in funzione a collezionisti e appassionati in occasione della Fiera di San Biagio di San Felice sul Panaro, che si tiene alla fine del mese di agosto in provincia di Modena.
Vi raccomandiamo la visita, anche virtuale: www.museodelvapore.it.
RFG