19-21 marzo – XXI edizione
Foto: Auto radunate al Castello della Giovannina
Anche questa edizione del Valli e Nebbie è riuscita a coniugare felicemente momenti di carattere prettamente artistico-culturali ad altri in cui si sono intrecciati aspetti legati al paesaggio, particolarmente attraente per le peculiarità naturalistiche del territorio estense “terra ed acqua”, alle tradizioni ed ai sapori che il Po e il suo delta sanno esprimere.
L’obiettivo di “abbinare il piacere di guidare il proprio mezzo storico a quello di poter visitare luoghi ricchi di storia e di cultura” (così come recita l’atto costituivo del “Marco Polo” a cui è abbinata il Valli e Nebbie) può dirsi pertanto pienamente centrato anche in questa edizione, così come testimonia anche l’alto numero di equipaggi “fidelizzati”, che ormai costituiscono oltre il 60% dei partecipanti all’evento.
Di tutto rispetto il parterre delle auto d’epoca: l’Aston Martin Le Mans 7 del 1931 Work Team Car appartenuta a Richard Wright dei Pink Floyd, poi la Citroën 3 5HP del 1926, le Bugatti, le Riley del 1928 e 1930, la Rally Gran Sport ABC del 1929, la originale Morgan Three Wheeler S.S, le Lancia Aurelia B20 e B24, le numerose Jaguar, la Austin Healey, le Mercedes, le Porsche, Trimph, MG, Alfa Romeo, Simca, Fiat, il cui ordine è puramente casuale perché ciò che conta è che ognuna di essa rappresenta una pagina importante della storia dell’automobile.
In tutto 68 vetture di elevato interesse storico e di indubbio pregio che non avrebbero sfigurato anche nei più blasonati raduni internazionali.
La manifestazione prende l’avvio venerdì 19 Marzo nel pomeriggio con la visita guidata al Palazzo dei Diamanti che ospita una mostra di artisti del Novecento di straordinaria qualità (Kandinsky, Bonnard, Matisse, Leger, Braque, Chagall, Duchamp, Mirò, Clader, Giacometti); una parentesi culturale per arricchire lo spirito e per preparare gli equipaggi ad affrontare gli impervi percorsi del giorno seguente….
Sabato mattina, si parte infatti con la Bugatti 35 A dell’apripista Giulio Felloni seguito da una Citroen C3/5Hp, da un’altra Bugatti T 37 A, da una Riley Brookland e via via fino alle più recenti vetture; direzione il delta del Po.
Il percorso si è snodato lungo le antiche carreggiabili, tracciate quando dominava l’acqua in tutto questo territorio, ripercorrendo la via delle Corti Estensi ed inoltrandosi in territorio di bonifica con spazi infiniti, con idrovore che governano il sottile equilibrio delle acque e con l’odore di terra salmastra accentuata dalle recenti piogge.
Ecco l’argine Agosta, unica via di terra già al tempo dei Romani, confine ultimo tra terra e mare, sulla direttiva Ravenna- Aquileia.
Infine l’Oasi di Boscoforte, vero spettacolo di quella natura incontaminata dove flora e fauna condividono lo stesso habitat. Le colonie di fenicotteri rosa, levatisi in volo al passaggio delle pur discrete auto, la garzette, gli aironi cenerini; e i bianchi cavalli Camargue, (introdotti diversi lustri fa dalle praterie della foce del Rodano) che vivono qui in piena libertà in un ambiente ideale, hanno fatto da suggestiva cornice ai gentleman driver , un po’ attoniti e deferenti per l’armonia che il luogo emana.
Un ricco buffet riconduceva poi tutti a dimensioni più terrene, giusto propellente per affrontare il viaggio verso il porto turistico dell’Assonautica del Lido degli Estensi dove, tra sloop, cutter, ketch e scafi a motore si è svolta la prima prova di precisione, presente il commissario A.S.I. Dr. Maurizio Speziali.
Il pranzo al ristorante Aroldo al Lido di ha concluso la prima parte della giornata, che poi è proseguita riportando le vetture storiche sulla strada di ritorno verso Ferrara attraversando alcuni paesi – tra cui Lagosanto, Migliarino e Masi Torello – con diversi controlli-timbro.
Arrivati a Ferrara, le austere ed imponenti torri del Castello Estense hanno infine vegliato sulle vetture parcheggiate nella piazza prospiciente, in attesa di riprendere il tragitto il giorno seguente.
La stessa dimora dei Duchi d’Este è stata la cornice che ha ospitato la cena di gala, svoltasi nella suggestiva e piena di fascino Sala dell’Imbarcadero le cui volte a botte e la pavimentazione di mattoni richiamano alla mente “Le donne, i cavallier, l’ arme e gli amori….” Una conclusione del tutto coerente con l’impostazione della manifestazione, così come ha tenuto a sottolineare il presidente dell’A.S.I. avv. Roberto Loi, gradito ospite della serata.
Identico alla giornata precedente il copione della partenza alla domenica mattina.
Si parte in direzione di Poggiorenatico e del C.O.F.A., cioè del Comando Operativo delle Forze Aeree, dove si svolgerà l’unica prova di precisione della giornata.
Il percorso attraversa le placide campagne ferraresi, ancora squadrate secondo le regole della centuriazione romana; una leggera bruma giustifica il nome del raduno.
All’improvviso in quel paesaggio, che sa di antico, spuntano radar e cupole avveniristiche accanto a costruzioni moderne e lineari; è il complesso del COFA, a cui entro il Marzo di quest’anno la NATO affiderà il controllo dello spazio aereo compreso tra l’Oceano Atlantico e il delta del Danubio e l’eventuale conduzione di raid dei cacciabombardieri alleati in quest’area.
Ci dicono che siamo i primi ospiti ad entrare nella enorme “sala comunicazioni”; le attività del COFA e le sue caratteristiche tecnico-logistiche vengono esplicitati con filmati che richiamano un reale interesse da parte dei partecipanti, sottolineato da un interminabile applauso finale. Si è nuovamente realizzato un connubio fra motori d’aria e di terra.
Un aperitivo e poi, dopo aver attraversato una campagna in cui lo sguardo si spinge fino all’orizzonte, l’ultima tappa: il Castello della Giovannina di Cento. L’antico maniero conserva ancora oggi bellissimi affreschi: si tratta di opere attribuite al Guercino e ai suoi allievi, tutte realizzate tra il 1617 ed il 1632. Questi affreschi, uniti al mobilio molto antico e alle opere di antiquariato contenute nella Rocca, creano un’atmosfera molto suggestiva. E in questa cornice si è svolto il pranzo di commiato e le premiazioni dei vincitori delle prove cronometrate.
Anche in questa occasione il presidente Loi non ha mancato di congratularsi per l’ottima riuscita della manifestazione, paradigma di uno stile e di un sistema organizzativo degno di essere citato come modello per altri analoghi raduni.
Classifica generale
N° | Equipaggio | Marca/tipo | Anno | Raggr. | Penalità |
1 | Piantelli-Tedesco | Aston Martin LM7 Work T. | 1931 | B | 6.55 |
2 | Gozzoli-Leoni | Simca 6CV Coupè | 1935 | B | 9.45 |
3 | Sandrolini-Angela | Citroen 11AL Roadster | 1937 | B | 10.96 |
4 | Piccolo-Pianigiani | Lancia Agusta | 1933 | B | 13.3 |
5 | Bricchetti-Stefanetto | Porsche 356 Speedster | 1955 | C | 13.95 |
6 | Porta-Cattaneo | Triumph TR6 PI | 1969 | D | 15.21 |
7 | Converso-Ameglio | A.R. Giulietta Sprint | 1960 | C | 17.6 |
8 | Venturelli-Venturelli | Riley 9 Brookland | 1928 | A | 17.92 |
9 | Pettiti-Bertola | A.R. Giulietta Spider | 1956 | C | 18.72 |
10 | Stringhini-Priori | Lancia Aurelia B20 VI | 1957 | C | 18.84 |
Classifica Dame
N° | Equipaggio | Marca/tipo | Anno | Raggr. | Penalità |
1 | De Alessandrini-Sessarego | Daimler V6 2.5 | 1969 | D | 81.12 |
Foto: Jaguar XK 120 OTS e barche al porto del Lido degli Estensi
Foto: le valli e una FIAT 8 W Zagato
Foto: parata di auto al Logo Novo (Lido di Spina)
Foto: Piantelli-Tedesco, vincitori assoluti su Aston Martin 7 Work Team Car
Foto: un…pronto intervento
Foto: una Bugatti T 37A fa da apripista nel passaggio di un ponte